lunedì 9 giugno 2008
ORWELL ERA IN ANTICIPO SOLO DI QUALCHE DECENNIO
CARI ELETTORI DI DESTRA PER I CRIMINI DI OMICIDIO, PEDOFILIA,CONCUSSIONE, RAPINE ECC. SONO POSSIBILI LE INTERCETTAZIONI ?NON CHIUDIAMO GLI OCCHI E NON TAPPIAMOCI LE ORECCHI VERSO QUESTO CLIMA XENOFOBO, RAZZISTA E POCO SOLIDALE VERSO I PIU' DEBOLI.
SANITA', 14 ARRESTI A MILANO. TRA LE ACCUSE ANCHE OMICIDIO
MILANO - Sono 14 le persone arrestate a Milano nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano.
Destinatari delle 14 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 2 in carcere e 12 a domiciliari, sono 13 medici tra cui l'ex direttore sanitario della clinica milanese Santa Rita e il rappresentante legale nonché titolare della struttura sanitaria.
La clinica, secondo le indagini, attraverso l'alterazione delle cartelle cliniche in modo tale da far lievitare i 'drg' avrebbe ottenuto indebiti rimborsi per circa 2 milioni e mezzo di euro. Inoltre nel reparto di Chirurgica Toracica sono stati effettuati interventi definiti "dannosi, inutili, avventati e inspiegabili" nei confronti di ignari pazienti. Interventi che hanno portato a contestare in cinque casi l'omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e circa 90 casi di lesioni gravi o gravissime.
INDAGATA ANCHE LA SOCIETA' SANTA RITA
Anche la clinica Santa Rita in qualità di ente giuridico è indagata in base alla Legge sulla responsabilità amministrativa degli enti nell'inchiesta dei pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano che questa mattina ha portato a 14 arresti di cui 2 in carcere e 12 ai domiciliari. La clinica, attraverso l'alterazione delle cartelle cliniche e dei codici di rimborso (Prg), ha ottenuto dal Servizio Sanitario Nazionale un indebito rimborso finora accertato di circa 2,5 milioni di euro, somma equivalente che questa mattina é stata sequestrata dai militari della Guardia di Finanza.
PM, INTERCETTAZIONI FONDAMENTALI
"L'utilizzo delle intercettazioni é stato fondamentale per l'inchiesta perché gli indagati parlano in modo esplicito della necessità di operare per guadagnare". Lo hanno detto i pm di Milano Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, titolari delle indagini che questa mattina hanno portato a 14 arresti di cui due in carcere e 12 ai domiciliari di medici e vertici della clinica Santa Rita di Milano. Tra le persone finite agli arresti domiciliari c'é il notaio Francesco Paolo Pipitone, legale rappresentante e socio di maggioranza della clinica. I due pm in conferenza stampa hanno sottolineato che per quanto riguarda l'aspetto economico sono state intercettate numerose conversazioni che "colpiscono in quanto l'interesse remunerativo è subordinato all'interesse per il paziente". Dello stesso avviso è stato il colonnello della Guardia di Finanza Cesare Marangoni che ha condotto le indagini secondo il quale senza le intercettazioni "'non si sarebbero individuati anche i casi di omicidio volontario''. Riguardo all'aspetto economico, è stato spiegato che in qualche caso lo stipendio base di alcuni, che era di meno di 2.000 euro al mese, grazie al sistema architettato per gonfiare i rimborsi, è arrivato anche a 27.000 euro mensili.
IN CARCERE PRIMARIO CHIRURGIA TORACICA - E' il primario della Chirurgia Toracica della clinca Santa Rita, il dottor Pierpaolo Brega Massone, una delle due persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sui rimborsi gonfiati nella struttura sanitaria milanese. L'altra persona per il quale il gip Micaela Curami ha disposto il carcere è uno dei più stretti collaboratori del primario, il dottor Pietro Fabio Presicci.
TBC CURATA CON ASPORTAZIONE POLMONE - Ci sono anche una decina di casi di pazienti con tubercolosi curati con l'asportazione del polmone tra gli episodi contestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano che questa mattina ha portato a 14 arresti. Il fatto è stato spiegato nel corso della conferenza stampa. Proprio per far luce su questi casi lo scorso anno l'Asl Città di Milano ha creato una commissione d'inchiesta e ha sospeso l'accreditamento col Servizio Sanitario Nazionale per il reparto di Chirurgia Toracica della clinica.
Tra i casi che riguardano le lesioni gravi e gravissime c'é anche quello dell'asportazione di una mammella in una donna giovane anche se non ce n'era motivo. Tra i casi, invece, che riguardano l'accusa di omicidio volontario, uno riguarda l'asportazione di polmoni e un altro riguarda una donna di circa 90 anni colpita da tumore al seno la quale, anziché subire un intervento risolutivo, è stata operata per ben tre volte.
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