mercoledì 24 dicembre 2008

Natale con le ombre del razzismo

AUGURI A TUTTI MENO CHE AI RAZZISTI



Natale con le ombre del razzismo














E' tornato Natale
e torna la buona retorica
accompagnata dal pagano consumismo
che riempie gli occhi di regali
e svuota gli animi.
Il piccolo Bambino scuro
dai capelli crespi
nato tra sporcizia e feci d'animali
si trasforma negli asettici Presepi
ha gli occhi azzurri come il cielo
i capelli gialli come l'oro
e la pelle chiara color di luna.
Per diventar da uomo
il "Cristo" buono della razza bianca
che così si sente la più vicino a Dio.
Chi ha occhi per vedere e sentire
s'accorge che quest'anno l'atmosfera è ancor più cupa
Bruciano i poveri che dormono all’aperto
E il povero ebreo suonatore di violino
guarda con timore le ombre verdi e nere del razzismo
che si allungano per infettare l’intera società

martedì 2 dicembre 2008

lunedì 1 dicembre 2008

SKY: BERLUSCONI NON SI OCCUPA DELLE AZIENDE DI FAMIGLIA MA DI QUELLE DELLA CONCORRENZA












SKY, VELTRONI: MISURA COLPISCE UN'IMPRESA E I CITTADINI
MADRID - "Questa misura è un modo per colpire un'impresa, Sky, che produce e da lavoro e per colpire i cittadini, deprimendo ulteriormente il paese". Così il segretario del Pd Walter Veltroni critica il provvedimento previsto nel decreto anticrisi. "E' una misura - evidenzia Veltroni - che agisce per il 92% sul principale concorrente di Berlusconi. E poi siamo sempre da capo a dodici: il governo prende una misura che è un aumento delle tasse perché non stiamo parlando di famiglie ricche ma dei tifosi di calcio che si sono abbonati a Sky, ora si trovano il prezzo raddoppiato".

SKY, EVENTUALE AUMENTO IVA SARA' A CARICO CLIENTI
Se il provvedimento del governo che prevede l'aumento dal 10 al 20% dell'Iva per la pay tv sarà "confermato dal Parlamento, a partire dal primo gennaio ogni cliente di Sky avrà un aumento delle imposte sul suo abbonamento pari al 10%". In una nota l'azienda ribadisce la sua posizione, spiegando che l'onere di una tale decisione sarebbe totalmente a carico dei suoi clienti.

"Sky ribadisce che il provvedimento approvato dal Governo - aggiunge l'emittente - prevede un raddoppio dell'Iva per le 4.7 milioni di famiglie che hanno liberamente scelto di abbonarsi ai nostri prodotti. Si tratta di un aumento delle imposte per gli abbonati e dunque, come qualsiasi aumento dell'Iva, è integralmente a carico del consumatore. Ciò significa che qualora questo provvedimento fosse confermato dal Parlamento, a partire dal primo gennaio ogni cliente di Sky avrà un aumento delle imposte sul suo abbonamento pari al 10%".

BERLUSCONI: PENALIZZATE ANCHE MEDIASET E MONDADORI
Il premier Silvio Berlusconi difende la norma che alza l'Iva dal 10 al 20% per le pay tv inserita nel pacchetto 'anti-crisi', la cosiddetta 'tassa Sky'. Ma le polemiche suscitate dall'intervento sulla tv satellitare e la reazione del gruppo di Rupert Murdoch innescano, comunque, una riflessione sulla misura nella maggioranza.

Tanto che da più parti nel centrodestra vengono ipotizzate limature o modifiche in sede di dibattito parlamentare che, secondo quello che è al momento l'orientamento del governo, dovrebbe partire a Palazzo Madama. D'altra parte il 'caso-Sky' rappresenta anche un macigno sulla strada, piuttosto stretta, del dialogo auspicato dal Cavaliere. Tutta l'opposizione si scaglia contro la norma considerata dal centrosinistra frutto del conflitto di interessi del premier e penalizzante per milioni di famiglie con l'Italia dei Valori che la bolla come "scandalosa" e da "Repubblica delle banane". Nulla di tutto ciò per il presidente del Consiglio che, in collegamento telefonico all'assemblea della Dc, per le Autonomie di Gianfranco Rotondi difende il testo.

"E' stata penalizzata anche Mediaset - dice - che sta facendo partire una tv a pagamento. Questo significa che la sinistra si è inventata ancora una volta il conflitto di interessi". In ogni caso dalla maggioranza si fa sapere che sulla questione verranno fatte verifiche tecniche. E, anche se, come spiega il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani "al momento la decisione politica è questa", c'é chi non esclude la possibilità che in Parlamento si intervenga con emendamenti. Sulla norma su Sky "deciderà il Parlamento", dice il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. "Valuteremo nel merito la questione - sottolinea anche il presidente dei senatori Maurizio Gasparri - e se si trovano soluzioni sul campo c'é la massima disponibilità, vedremo". Gasparri sottolinea comunque che "l'importante è che non ci sia la volontà di colpire un gruppo importante".

Si spinge ancora più in là il vice presidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino che sottolinea la necessità di "approfondire questa norma, serenamente in Parlamento e, se necessario, modificarla lasciando le cose come state fino a oggi". Il governo mantiene l'obiettivo di approvare il testo, almeno in un ramo del Parlamento, entro Natale, ma, se ci fossero modifiche e, dato che c'é tempo fino al 29 gennaio, il primo ok potrebbe slittare alla prima settimana dopo il rientro dalle ferie. Un tempo più ampio che potrebbe favorire un dialogo che, anche a seguito delle polemiche sulle tv satellitari, è sembrato allontanarsi.

"Nonostante le dichiarazioni odierne - sottolinea il parlamentare dell'Udc Roberto Rao - siamo sicuri che il dialogo chiesto da Berlusconi non verrà meno e uno degli effetti sarà quello di far tornare le pay-tv alla normativa precedente". Certo è che Pd e Idv vanno all'attacco contro quello che giudicano un ennesimo 'blitz' figlio del conflitto di interessi. L'ex presidente dei Ds, Massimo D'Alema, parla di una "anomalia" che "non è normale in un Paese democratico". Mentre Antonio Di Pietro parla di una iniziativa "scandalosa" da "Repubblica delle banane". E' una "sinistra-champagne" che "pensa più alle parabole che ai poveri", è la replica del centrodestra alle accuse contro il premier

lunedì 24 novembre 2008

BERLUSCONI E' OTTIMISTA

CORNICE ROSA


il sonno delle televisioni controllate genera mostri

domenica 16 novembre 2008

CLAMOROSO: BRUNETTA DA VERO PADANO DI SINISTRA SI E' INFILTRATO NELLE DESTRE PER FAR AUMENTARE I FANNULLONI ANCHE IN QUELL'AREA.

I FANNULLONI SONO DI SINISTRA
BRUNETTA DA VERO UOMO DI SINISTRA SI SACRIFICA: DOPO CHE AVEVANO SCOPERTO CHE AL PARLAMENTO EUROPEO AVEVA FATTO PIU' DEL 50% DI ASSENZE , DA VERO SOCIALISTA SI SACRIFICA, COME FECE PERTINI NELLE CARCERI FASCISTE. PER NON FAR AUMENTARE LA PERCENTUALE DI FANNULLONI DI SINISTRA E' PASSATO ALLE DESTRE, COSI' DA POTER DIRE CHE ANCHE I NEMICI POLITICI HANNO FANNULLONI NELLE LORO FILE.

venerdì 14 novembre 2008

CLAMOROSO EPIFANI PORTA LE PROVE DELL'INCONTRO SEGRETO CHE BONANNI E ANGELETTI HANNO AVUTO CON BERLUSCONI

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE (E IL NASO LUNGO) I NASI DEI DUE SINDACALISTI SONO ANCORA IMPIGLIATI NELLA TELA DEL RAGNO


Protesta l'Università. Epifani alla Cisl:"Chi non c'è sbaglia"
Guglielmo Epifani Universita' in piazza. Le voci degli studenti~ Universita' in piazza. Le voci dei ricercatori
gravissimo l'incontro fra Berlusconi e parti sociali. Il premier esclude la Cgil
Chiavi riforma GelminiIl segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ai cronisti che gli chiedevano un commento a un'intervista in cui il leader della Cisl Raffaele Bonanni anche oggi nega di aver partecipato a un incontro riservato con il premier a Palazzo Grazioli, risponde seccamente: "Chi dice bugie di solito ha qualcosa da nascondere". Il leader della Cgil ha confermato che sta preparando lettere per i suoi colleghi della Cisl e della Uil, Bonanni e Angeletti.

Poi la soddisfazione per la manifestazione promossa da Cgil e Uil, oggi, a Roma, contro la legge 133. "Quella di oggi è una grande manifestazione: chi non c'e' sbaglia". Secondo Epifani, ogni volta che si prova a isolare il sindacato "gli va male: però persistono -ha aggiunto - e
perseverare è diabolico". A chi gli chiedeva se alla manifestazione mancava qualcuno, visto che la Cisl ha revocato lo sciopero, il leader della Cgil ha risposto: "No, vedo tanti giovani, tanti ricercatori, tanti insegnanti e professori: è una grande giornata di mobilitazione, un altro segnale perché vogliamo si cambino le scelte del governo. Noi chiediamo una vera riforma dell'università e della ricerca e non vogliamo difendere quello che c'è ma non si può pensare di
contrabbandare per riforma una politica di soli tagli, che lascerebbe intatti privilegi e storture con una vera riforma".

"Se il governo aprirà un vero confronto - ha concluso Epifani - allora vedrà che siamo disponibili".

BRUNETTA S' INCAZZA CON L'ESPRESSO, LA COLPA E' DEI S ' TORNELLI CHE A BRUXELLES SON TROPPO ALTI E NON SEGNALAVANO LA MIA PRESENZA

BRUNETTA, CON PIU' DEL 50% DI ASSENZE A BRUXELLLES E' STATO UN FANNULLONE ASSENTIESTA? VOTA DI FIANCO

martedì 11 novembre 2008

FEDERALISMO FISCALE

ECCO PERCHE' BOTERO DIPINGE DONNE COSI' GRASSE

BOTERO INGRASSA LE SUE DONNE COI SOLDI DEGLI ITALIANI CHE COMPRANO LE SUE OPERE


Fisco: Botero evasore totale
Non ha dichiarato 7 milioni. La replica: vivo all'estero
(ANSA) - LUCCA, 11 NOV - La GdF ha scoperto che lo scultore colombiano Fernando Botero, che da 30 anni vive e lavora a Pietrasanta, e' evasore totale. L'artista non ha dichiarato 7 milioni di redditi. Gli accertamenti riguardano il periodo compreso dal 2003 ad oggi. 'Non devo nulla al fisco italiano - dichiara Botero -. Vengo in Italia solo due mesi all'anno dando lavoro a fonderie e laboratori di Pietrasanta'. E promette: 'Chiariro' la mia posizione al piu' presto'.

L'ITALIA PARALIZZATA DAI S TORNELLI PADANI

INVECE DI PENSARE AI GRAVISSIMI PROBLEMI DEGLI ITALIANI PENSANO A COME TROVARE I SOLDI PER IL FEDERISMO FISCALE DI BOSSI


Ahi Ahi mister Brunetta: si predica bene ma si razzola…
Come deve essere la moglie di Cesare? Al di sopra di ogni sospetto. Chi si avventura nella sacrosanta battaglia contro i fannulloni e gli sprechi di Stato, deve poi garantire il massimo della trasparenza amministrativa e, avvolto in un sacro fuoco, imporre il valore della meritocrazia: solo i migliori saranno i primi. Solo i migliori saranno scelti. Tra i ministri il più noto e deciso assertore del merito e della trasparenza è indiscutibilmente il professor Renato Brunetta. Che di questa battaglia ne fa una ragione di vita. E che vita! Su e giù per le televisioni a elencare i fannulloni, di genere e di stile, su e giù per i ministeri a verificare - tornelli alla mano - che nessuno esca dal luogo di lavoro e stilare, verifiche alla mano, i migliori. E anche premiarli. Mister Brunetta vuole la massima trasparenza. L'ha detto e l'ha fatto. Ha imposto trasparenza, dunque curricula e retribuzioni, partendo dai suoi uffici. Ecco chi sono, ecco quanto guadagnano i miei consiglieri. E chi sono? E quanto guadagnano i consiglieri del ministro Brunetta? Cliccate sul sito, andate alla pagina: "Retribuzioni annue lorde dello Staff del ministro". Il capo di gabinetto, il consigliere di Stato Filippo Patroni Griffi, una lunga e onorata carriera al servizio delle istituzioni, percepisce per il suo incarico un emolumento accessorio di 85mila euro lordi l'anno. Poi lo stipendio. Già, lo stipendio. Giudicando forse inutile riferire la cifra, ha fatto scrivere: "Conserva il suo trattamento economico fondamentale". Nessun aiutino in più al visitatore curioso, seppellito anzi dalla domanda: di quale diavolo di trattamento fondamentale godrà il consigliere? La segretaria del ministro ha invece messo i puntini sulle i: guadagnavo 51mila euro (lordi) l'anno prima del trasferimento a palazzo Vidoni. Dopo il trasferimento la somma è lievitata di altri 34mila euro (lordi). Bella cifretta, vero. Quasi 4000 euro (netti al mese). Ma al ministero non c'è orario e Brunetta è indemoniato: di notte e di giorno, di sabato e di domenica, a Natale come a Pasqua, lavora e produce. Sempre disponibili bisogna essere. Giusto perciò il maxi incremento. Al pari della segretaria si sono regolati altri dello staff: hanno detto tutto, scritto fino al centesimo gli euro che intascano e quelli che pagano in tasse. Purtroppo sono in minoranza: dei dieci membri più vicini al Capo quattro hanno illuminato ogni dettaglio della propria situazione economica imitando, tra l'altro, il ministro; sei si sono rifugiati in corner utilizzando la fantastica dizione: "conserva il trattamento economico fondamentale". E vabbè, lo conserva. Lo conserva anche la vice capogabinetto dott.ssa Caterina Guarna che percepisce per l'incarico, come emolumento accessorio, 61.705,49 euro lordi l'anno. Il principale è scritto ma non è detto, è pubblico ma resta un pochino riservato. E comunque, si deve dire tre volte grazie al ministro. Perché, non contento di far trasparire gli stipendi dei suoi principali collaboratori (e di tutti i dirigenti e consulenti della Pubblica amministrazione italiana), ha obbligato ciascuno a esporre il proprio curriculum nella bacheca virtuale. Cliccate prego!. E noi clicchiamo. Proprio la dottoressa Guarna, come scrive, ha diretto nel 1998 l'ufficio di coordinamento per le Politiche di sviluppo e coesione. Ufficio centrale dove si smistano i fondi di finanziamento europei a favore delle regioni d'Italia più svantaggiate. Dal 2002 al 2005 ha assunto l'incarico di Autorità di Gestione del Programma Operativo 2000-2006 presso la Regione Calabria. Chiunque abbia voglia di sfogliare una qualunque collezione di un qualunque giornale italiano appurerà che in Calabria i soldi europei hanno creato più scandali che sviluppo. Un falò di milioni di euro bruciati dall'insipienza di un ceto politico inadeguato, per non dire peggio, e di una burocrazia distratta, per non dire altro. Anche il capo della segreteria tecnica del ministro, il dottor Renzo Turatto, proviene dalla Calabria, dove ha ricoperto l'incarico di responsabile, dal 2002 al 2005, del dipartimento bilancio, finanze, programmazione e sviluppo. Non essendo plausibile che il ministro abbia chiamato nello staff funzionari che non mostrassero altissime competenze, né essendo discutibile la tenacia con la quale Brunetta afferma quotidianamente il valore del merito nell'avanzamento di carriera, è del tutto evidente che la Calabria - nonostante le continue denigrazioni patite - abbia in silenzio fatto passi da gigante, innescando, nel disinteresse totale, e forse grazie alla Autorità preposta e per merito promossa, un formidabile circuito virtuoso cui il governo, riconoscente, ora segna nell'albo dei migliori. Altri devono invece stare in guardia e preoccuparsi del loro futuro. Ancora non inquadrabili, ma siamo lì lì, nella specie dei fannulloni, e con emolumenti non del tutto paragonabili ai collaboratori del ministro, i ricercatori impiegati all'Istituto Superiore della Sanità, godendo di un contratto da precari, temono di perdere il posto se i tagli ventilati (in qualche caso programmati) dovessero davvero compiersi. I ricercatori precari in Italia sono così tanti da essere destinatari di incarichi delicati e importanti. Troviamo precari chiamati a tutelare la salute pubblica intervenendo nel merito di crisi sanitarie molto note come l'Aids, la diossina o la melammina degli alimenti o anche il bioterrorismo. Ricercatori molto competenti, molto specializzati (e molto precari) a cui sono affidate - anche se non in via esclusiva - quotidiane attività di monitoraggio e di controllo di prodotti delicati (come, per esempio, la qualità del latte in polvere destinato ai bambini; la purezza dell'acqua minerale destinata ai grandi; la qualità e le eventuali contaminazioni dei giocattoli posti in commercio). Il governo garantisce che tutto è in ordine e la cura dimagrante toccherà soltanto la fannullaggine. Rami secchi e spesa, gonfiata, finalmente ritornata al suo peso forma. In effetti, e apriamo parentesi, il governo ha trovato il modo per promuovere - sebbene il clima non appaia favorevolissimo - una nuova grande banca, la nascente Banca del Meridione. Sei milioni di euro, solo per iniziare, solo per lo start-up. Soldi tolti a quel pozzo senza fondo delle spese per la cultura. Un pizzico di cultura in meno, e - forse - una banca in più. I precari della cultura e della ricerca però lamentano che la cura dimagrante, anche in ragione dei nuovi investimenti, alla fine li lasci stecchiti. E' abbastanza incredibile, ma non riescono proprio a tranquillizzarsi. Prendete per esempio quelli che temono di non veder rinnovato il contratto (nell'area vasta di quelli definiti atipici) all'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Lì ci sarebbe (secondo dati forniti dai lavoratori N.d.A.), una rilevante incidenza dell'utilizzo di contrattisti. Parte di essi, usiamo non a caso il condizionale, sarebbero attualmente impegnati nella stima e nella trasmissione alle autorità internazionali di controllo dei gas serra. Il gruppo di lavoro (secondo la fonte citata a prevalente composizione di precari) gestirebbero ruoli delicati e rilevantissimi. Se i contratti non verranno rinnovati chi registrerà i gas? E chi li trasmetterà? Quale danno economico subirà l'Italia dalla eventuale inadempienza, per futura carenza di personale, di tali obblighi? Si lamentano coloro che temono di perdere il lavoro. Ma si lamentano anche coloro che il lavoro lo conserveranno. Come gli ingegneri e i geologi del Registro italiano dighe. Erano bravi e capaci, soprattutto efficienti: in poco più di ottanta tenevano sott'occhio circa 540 dighe effettuando ogni anno circa 1300 sopralluoghi e ordinando azioni di manutenzione straordinaria su circa 300 dighe. Un piccolo ente autonomo senza grilli per la testa e, scorrendo le cifre, senza fannulloni in giro. Con in più un bel gruzzoletto di soldi che venivano dal ticket pagato dai gestori delle dighe stesse. Però il governo, questa volta l'ex a guida Prodi, sempre nel nome della lotta agli sprechi, decise di sciogliere l'ente e immettere nel ruolo del ministero delle Infrastrutture i suoi tecnici. Abracadabra. Come per magia i sopralluoghi si sono rallentati, tanto che nel 2008 non è garantita l'effettuazione del calendario completo delle visite, e di sodi in più nemmeno l'ombra. Lo Stato ha recuperato, vero, 200mila euro l'anno per l'eliminazione dei costi relativi al funzionamento del consiglio di amministrazione ma, ad oggi, ha perso nove milioni di euro l'anno legati al contributo che versavano i soggetti controllati all'ente controllore. Meglio di così! Segnala una storia a: a. caporale@repubblica.it

martedì 4 novembre 2008

venerdì 31 ottobre 2008

E' SCESO "RINALDINI IN CAMPO"

"ONDA SU ONDA" LA FIOM DI RINALDINI PROCLAMA UNO SCIOPERO GENERALE DEI METALMECCANICI














L'autunno caldo dei metalmeccanici: il 12 dicembre sciopero generale
Sciopero dei metalmeccanici il 12 dicembre. Vedi anche ~ Cisl e Uil firmano il contratto degli statali, Cgil no: "Pronti allo sciopero generale"La Fiom-Cgil ha deciso una giornata nazionale di sciopero il 12 dicembre con manifestazione nazionale a Roma. Lo ha detto il segretario generale Gianni Rinaldini all'assemblea dei delegati, che con una standing ovation ha suggellato la proclamazione della mobilitazione.

"Siamo di fronte ad un bivio - ha spiegato Rinaldini - una situazione molto pesante che nei
prossimi mesi peggiorerà. Tenteranno di giocare sulla divisione e sulla solita logica del si salvi chi puo'". Per Rinaldini gli stessi costi di questa crisi corrono il rischio di essere "scaricati per intero sull'economia reale". E per questo bisogna prendere subito dei provvedimenti perché "tra Cigs, precari a casa, fabbriche che chiudono, la situazione sociale può diventare esplosiva". "Non è possibile che le risorse pubbliche siano usate solo per salvare il sistema finanziario".

Per la Fiom va bocciata la politica del governo per fronteggiare la crisi finanziaria: "Va respinta la scelta di indebolire gli ammortizzatori sociali, privando le lavoratrici e i lavoratori a rischio di disoccupazione, dell'essenziale sostegno al reddito cosi' come va respinto l'attacco alla scuola, al lavoro e ai servizi pubblici".

COL DECRETO GELMINI I CONSENSI DI BERLUSCONI SCHIZZANO AL 68


IL GIOCOLIERE
CON LA GELMINI IL MIO CONSENSO E' ARRIVATO AL 68

ripropongo un piccolo racconto fatto l'anno scorso, forse col nuovo fermento non avremo altri trent'anni di berlusconi


IL NUOVO CHE AVANZA. SAREMO GOVERNATI PER ALTRI 30 ANNI DA BERLUSCONI E BONDI



Nel ventennale della nuova tutto stava crollando. Gli italiani si erano accorti che faceva anche i miracoli. Nel 2008 era riuscito a far dire qualcosa di sensato a Cicchitto e trasformare in favoloso il suo fallimentare governo del paese. Guariva gli increduli e i comunisti. Era anche riuscito a prendersi il merito della ripresa economica che Prodi aveva realizzato. Il governo Prodi era caduto nel 2008. Il ministro Mastella era stato invitato sull’”Icaro” di D’Alema senza essere stato munito di ali per l’atterraggio. Le prime sculture virtuali in 5 D gli furono dedicate nel 2020, dopo che vinse le elezioni col 98% dei voti espressi col telecomando. Nel 2025 in ogni piazza d’Italia c’era un suo monumento. Il “Comunicatore” appariva altissimo; aveva muscoli tesi, capelli lunghi ed invece di invecchiare come tutti gli umani, ringiovaniva sempre di più. A secondo delle scene i monumenti emanavano speciali profumi creati in appositi laboratori. Quando nel monumento appariva mentre falciava il grano, l’odore acre del suo sudore permeava tutta la piazza. Nel 2030 aveva comprato Tele Europa così anche gli altri europei riuscivano a vederlo e sentirlo, ed essere miracolati come quei fortunati degli italiani. Le prigioni erano state tutte chiuse; chi commetteva reati era privato della visione delle sue imprese per un periodo di tempo, in base alla gravità del crimine. In Italia tutto era in ordine: anche i treni erano tornati ad arrivare virtualmente in orario. Chi non si adeguava, veniva munito di un braccialetto televisivo sintonizzato 24 ore al giorno su Rete 4, dove erano trasmessi incessantemente programmi di rieducazione dagli eredi di Emilio Fede. Pochi resistevano a simili torture, i dissidenti erano ormai ridotti a poche decine. Nel 2040 non c’era più bisogno di procurarsi il cibo, bastava accendere il telecomputer a 5 dimensioni nell’ora stabilita e cliccare sul cibo che si voleva mangiare. Le pillole nutrivisive, distribuite nei giganmercati di proprietà del “Comunicatore”, appagavano tutti i sensi. Pagando, si poteva anche far l’amore virtuale con le donne più belle e gli uomini più prestanti del pianeta. Ogni tanto qualcuno si chiedeva come facesse il “Comunicatore” ad apparire ancora giovane e forte nonostante l’età. I televenditori di quartiere vigilavano e i dubbiosi venivano subito rieducati con dosi massicce di telenovele. Come si poteva dubitare dei suoi miracoli? Era riuscito a far diventare Presidente di Forza Europa Schifani e far apparire anche un barlume di furbizia sul volto di Vito. Ma un giorno del 2040 un bambino bolognese di 4 anni cominciò a rifiutarsi di mangiare le nutrovisive. Voleva avere i denti per masticare il cibo come il suo bisnonno, che nel secolo precedente era stato partigiano nella brigata Stella Rossa. Ebbe anche il coraggio di dire davanti alle sue insegnanti di educazione virtuale che quegli uomini finti che si materializzavano quando faceva la cacca e gli consigliavano quale carta igienica utilizzare erano schifosi. In pochi attimi quelle parole fecero il giro della città che, come in altri periodi della storia, risvegliò improvvisamente i suoi istinti rivoluzionari. Migliaia di bolognesi distrussero il monumento del “Comunicatore” piazzato di fianco al Nettuno. In poco tempo la protesta dilagò in tutta Europa e si scoprì che il “Comunicatore” era già morto da diversi anni. Il suo corpo congelato era stato custodito da una casta sacerdotale guidata da un ormai canuto Bondi. I rivoltosi scongelarono il suo corpo che poté finalmente riposare sotto un metro di terra vera.

giovedì 23 ottobre 2008

ANCHE I 4 MILIONI DI PRECARI ASPETTANO UN DECRETO LEGGE PER MOBILITARSI ASSIEME AGLI STUDENTI














I CONIUGI PRECARI ALESSIO E MARIANGELA FANTASMINO ASPETTANO "SPARTACO" CHE LI LIBERI DAL PRECARIATO

lunedì 20 ottobre 2008

L'ITALIA E' UN PAESE RAZZISTA? VOTA

LA VITA E' BELLA

BUMM DI VENDITE DEL "CAPITALE" DI MARX

GRAZIE A MARX TREMONTI IL CAPITALE DI MARX E' RICHIESTISSIMO E RINASCE A NUOVA VITA CON LA MODESTIA CHE LO CONTRADDISTINGUE TREMONTI DICE "NON L'HO SCRITTO IO"

DOPO I PROFESSORI MERIDIONALI IGNORANTI E IL MAESTRO UNICO LA GELMINI APRE ALLA LEGA SUI CORSI D'ITALIANO PER GLI EXTRACOMUNITARI

LA GELMINI CON IL MAESTRO UNICO APRE AI CORSI DI ITALIANO PER GLI EXTRACOMUNITARI

giovedì 16 ottobre 2008

SCHIFANI SCOPRE L'ACQUA CALDA QUANDO DICE DI NON ESCLUDERE A CAUSA DEL FEDERALISMO FISCALE UNA CONTRAPPOSIZIONE TRA NORD E SUD


Federalismo: allarme Schifani
Vedo albori di contrapposizione tra Nord e Sud del Paese
(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Sul federalismo Schifani non esclude 'una contrapposizione tra Nord e Sud piuttosto che tra centrodestra e centrosinistra'. 'Intravedo questi albori e mi auguro non diventino un cielo' ha detto il presidente del Senato. 'Mi auguro -ha aggiunto- che sul federalismo non si instauri un confronto teso tra aree forti e deboli'. La seconda carica dello Stato ha parlato della necessita' di un progetto che deve guardare all'unita' del Paese coniugando solidarieta' e rigore finanziario

I SOPRANOS DIFENDERANNO LA BORSA ITALIANA FINO ALL'ULTIMA OPA"OSTILE"

I SOPRANOS DIFENDERANNO LE INDUSTRIE ITALIANE DELLE OPE OSTILI

L'ITALIA E' DIVENTATO UN PAESE RAZZISTA?

INTERVISTA A BENIGNI L'ITALIA E' UN PAESE RAZZISTA?

lunedì 13 ottobre 2008

venerdì 10 ottobre 2008

SONDAGGIO DI FIANCO -CHE VELTRONI VUOI?-

FACCIAMO USCIRE IL PD DALL'INCERTEZZA DANDOCI UN'ANIMA
DI FIANCO VOTA il tuo Veltroni

giovedì 9 ottobre 2008

BRUNETTA FA METTERE I TORDELLI NEI MINISTERI ROMANI

IL "PADANO" BRUNETTA METTE I TORDELLI PER "REGOLARE" L'AFFLUSSO DEI LAVORATORI NEI MINISTERI DI ROMA

COFFERATI LASCIA BOLOGNA

VELTRONI SI SDOPPIA IN "CHE VELTRONI" E IN" "MAGO MA ANCHE"


COLLABORARE O NON COLLABORARE- DURI O TENERI-MANIFESTARE O NON MANIFESTARE?

venerdì 3 ottobre 2008

BOSSI CANDIDA BERLUSCONI A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE NAPOLITANO RISPONDE A BOSSI CHE CANDIDA BERLUSCONI A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA















BOSSI CANDIDA BERLUSCONI A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (PADANA?)

VIGNETTE DI SATIRA POLITICO-SOCIALE

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